Ho, allora, proposto un cortometraggio tratto dal libro Mi piace Spiderman ... e allora? di Giorgia Vezzoli.
Devo dire che la visione del video ha colpito soprattutto i bambini; abbiamo riflettuto sulle parole che spesso usiamo e che al maschile "includono" anche ciò che maschile non è (gli alunni⇒ alunni e alunne), sui giochi tipicamente maschili o femminili, i lavori considerati da maschi o da femmine... Abbiamo, poi, sfogliato l'albo illustrato "Così così come sono" di Hélène Druvert e ne abbiamo desunto il testo, trasformandolo in una poesia, perché ci è piaciuto tantissimo:
Così come sono
Helene Druvert
Femmina o maschio, ho il diritto di sognare
di principesse e di castelli
ma anche di avventure al galoppo
di battaglie e di cavalieri
o di unicorni e di fate.
Posso aver voglia di riparare e di costruire
di andare sullo skate, di fare pugilato
e io di cucire, di cucinare e di danzare.
Posso scegliere il mestiere che mi appassiona
e diventare ciò che desidero:
astronauta o pilota
ostetrico, chirurga, infermiere
ingegnera o elettricista
e perché no, presidentessa della Repubblica!
Femmina o maschio
ho il diritto di piangere, di arrabbiarmi
oppure di avere paura.
Un maschio può amare i fiori e i colori;
le femmine possono pensare ed esprimersi in tutta libertà ...
Abbiamo, infine, concordato, come dice questo aforisma, che:
“Ci sono tanti modi per entrare nella vita delle persone, ma ce n’è solo uno per rimanerci: il rispetto.”