Negli anni passati avevamo focalizzato la nostra attenzione sulle "parole gentili" e sui gesti che ci consentivano di stare bene con gli altri. Quest'anno ho pensato di proporre una riflessione basata sulla necessità di instaurare e mantenere rapporti interpersonali anche fuori del contesto scolastico e, in maniera ancora più ampia, del proprio vissuto quotidiano. Ne è scaturita una discussione in cui ognuno si è sentito libero di esprimere ciò che pensava. Alla fine abbiamo letto e commentato il Decalogo per un mondo migliore diffuso fin dall’istituzione della Giornata mondiale della Gentilezza:
- Vivere bene insieme: ascoltare ed essere pazienti
- Essere aperti verso tutti: salutare, ringraziare e sorridere
- Lasciare scivolare via le sgarberie e abbandonare l’aggressività
- Rispettare e valorizzare la diversità, grande fonte di ricchezza
- Non essere gelosi del sapere: comunicare, trasmettere e condividere
- Il pianeta è uno solo, non inquinare e non sporcare
- Ridurre gli sprechi: riciclare, riutilizzare e riparare
- Seguire la stagionalità e preferire i prodotti locali
- Proteggere gli animali: non sfruttarli, non maltrattarli e non abbandonarli
- Allevare gli animali in modo etico, non infliggere sofferenze
Per concludere, abbiamo scoperto che c'è anche un fiore della gentilezza, il caprifoglio anche conosciuto come Abbracciabosco o Legabosco perché, essendo una pianta dal portamento lianoso, esercita una "stretta" sui tronchi delle specie vicine, come se abbracciasse. Ci è piaciuta molto anche una frase di Annie Lennox (Chiediti ogni giorno: "Oggi ho fatto qualcosa di gentile? Fai della gentilezza un'abitudine e cambierai il mondo") perciò l'abbiamo scritta insieme ad altre e abbiamo disegnato il caprifoglio.
Abbiamo ascoltato e cantato La Ballata della Gentilezza e altri brani sull'argomento e ci siamo impegnati ad essere "più gentili" con tutti.